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Notizie

CONVEGNO NAZIONALE PROFESSIONALE PER TUTTI I LAVORATORI DEL COMPARTO FUNZIONI LOCALI - RICCIONE 10-11-12 GENNAIO 2019

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TRATTAMENTO DI  MEZZA PENSIONE  CON CENA incluse bevande  ai pasti per persona:  ½ litro di acqua minerale, ¼ di litro di vino e caffè     CAMERA  DOPPIA USO SINGOLA – Euro 90,00 per persona, al giorno     CAMERA DOPPIA – Euro 61,00 per persona, al giorno     PERSONE IN 3° 4° LETTO – Euro 50,00 cadauno, al giorno. 
PRANZI    OPPURE EVENTUALI PASTI EXTRA.  Menù  a base di carne e pesce  Servizio a buffet, seduti, con mise en place ai tavoli  Bevande, vini nazionali d.o.c. inclusi Euro 24,00  per persona,  cadauno 
RIDUZIONI  BAMBINI IN 3°-4° LETTO rispetto alla tariffa della camera doppia  0-3 anni gratuiti  3-7  anni sconto  80% 7/12  anni sconto 50% 
Dal 1.6 2013 anche a Riccione è in vigore la tassa di soggiorno pari a €. 2,50 per persona, al giorno, non inclusa nelle summenzionate  tariffe 
CAFFE’ E DIGESTIVI  • SARANNO A CARICO DEI SINGOLI OSPITI CON ADDEBITO TRAMITE SCHEDA BAR PREPAGATA.  
 
 MALIBU’ CONVENTION COMPANY s.r.l. P.le Roma nr. 3 – 47838 RICCIONE (RN) – ITALIA – 0541/60.56.56  Telefax Ricevimento 0541/69.12.62 – Telefax Commerciale 0541/69.10.32 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Sito Internet: ww.mediterraneoriccione.com P.IVA: 01957090408
 

rimedia ai gravi errori creati dall'impreparazione di aran, cgil, cisl e csa la sezione delle autonomie locali della corte dei conti lombardia sul ccnl di maggio u.s.

“Gli incrementi del Fondo risorse decentrate previsti dall’art. 67, comma 2, lettere a) e b) del CCNL Funzioni locali del 21 maggio 2018, in quanto derivanti da risorse finanziarie definite a livello nazionale e previste nei quadri di finanza pubblica, non sono assoggettati ai limiti di crescita dei Fondi previsti dalle norme vigenti e, in particolare al limite stabilito dall’art. 23, comma 2, del decreto legislativo n. 75/2017”. 
 

Dall'Aran la soluzione ponte per scrivere i contratti integrativi di Gianluca Bertagna e Salvatore Cicala

All'interno del proprio contratto integrativo, l'Aran sembra aver trovato una soluzione alla stipula dei decentrati per l'anno 2018. La sottoscrizione del nuovo contratto del comparto funzioni locali in corso d’anno, con regole da riscrivere su indennità e procedure, sta di fatto generando un rallentamento negli enti locali nella stipula di un contratto collettivo integrativo, economico e normativo, di durata triennale (si veda Il quotidiano degli enti locali e della Pa del 24 settembre). I dubbi degli addetti ai lavori Il quadro è ben visibile se si consulta la banca dati contratti integrativi presente sul sito dell'Aran; a oggi, infatti, pochissimi enti hanno provveduto a chiudere la propria contrattazione. I dubbi che si pongono gli addetti ai lavori sull'argomento sono diversi: • come è possibile gestire, nell'anno in corso, quelle indennità disciplinate dalla previgente disciplina contrattuale e oggi soppresse per effetto del nuovo contratto (ad esempio indennità di rischio, di disagio, eccetera)? • È possibile stipulare un «accordo ponte» annuale che consenta la mera distribuzione delle risorse sulla base delle clausole già esigibili dei contratti integrativi precedenti? • Con quali meccanismi, visto che il contratto nazionale prevede una durata triennale? La soluzione dell'Aran L'Aran, che ha dovuto affrontare una problematica simile a quella sopra descritta per gli enti locali, ha trovato una soluzione, semplice ed efficace, nel proprio contratto integrativo per l'anno 2018. Nel contratto integrativo, sottoscritto dall'Aran e delle organizzazioni sindacali lo scorso 27 luglio, viene stabilito che «Le parti condividono l'esigenza di un allineamento tra i periodi contrattuali previsti in sede di contrattazione nazionale e i periodi contrattuali della presente contrattazione integrativa. A tal fine, tenuto conto che l'ultimo contratto triennale sottoscritto ha riguardato il periodo 2015-2017, hanno convenuto sulla durata annuale del presente Cci, dandosi atto che, in tal modo, il prossimo Cci, relativo al periodo 2019-2021, potrà realizzare il pieno allineamento con la contrattazione nazionale. In applicazione di quanto previsto dall'articolo 8 del Ccnl 12 febbraio 2018 (che per il comparto funzioni locali si deve far riferimento all'articolo 8, comma 1 del Ccnl del 21 maggio 2018), le parti convengono altresì di avviare entro il prossimo mese di ottobre, le trattative per la definizione del contratto integrativo triennale 2019-2021». Si tratta di una soluzione di buon senso che potrebbe essere valutata anche da quegli enti locali che a oggi non hanno ancora sottoscritto un proprio contratto integrativo e che si trovano ormai in una situazione in cui il fondo delle risorse decentrate è già stato quasi interamente utilizzato per le indennità o i compensi previsti da un contratto integrativo precedente all'anno 2018. Ciò, è bene precisare, serve per chiudere la partita per l'anno in corso. Gli enti devono quanto prima mettersi in pista per giungere alla stipula dell'integrativo che dovrà, per forza, contenere le nuove discipline.