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ASSEGNO UNICO UNIVERSALE 2022 TUTTE LE NOVITÀ

 
ASSEGNO UNICO UNIVERSALE 2022
TUTTE LE NOVITÀ
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto attuativo sull’assegno unico, già previsto dalla legge di Bilancio 2021.
L’assegno unico verrà erogato per i figli (dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni), a partire da inizio anno nuovo.
Ne possono fare richiesta sia i lavoratori dipendenti che quelli autonomi.
I lavoratori potranno inoltrare la domanda per l’assegno unico per i figli, dal 1º gennaio 2022, per un periodo che andrà da marzo a febbraio dell’anno successivo.
L'assegno unico, che non concorre alla formazione del reddito complessivo, è compatibile sia con eventuali altre misure in denaro a favore dei figli, sia con il Reddito di cittadinanza (viene decurtata dalla quota spettante teorica dell'assegno unico la quota per i figli già prevista dal reddito di cittadinanza)
L’assegno unico andrà a sostituire gli Assegni familiari, Detrazioni, (tranne quelle per il coniuge a carico), bonus bebè, premio nascita,assegno terzo figlio.
Le famiglie avranno due mesi di tempo nel 2022 (gennaio e febbraio) per ottenere l’Isee aggiornato in corso di validità su cui definire gli importi. 
l'assegno mensile arriva fino a 175 euro e scenderà a 85 per i figli maggiorenni tra i 18 e i 21 anni
L'importo pieno andrà a chi ha un Isee fino a 15 mila euro,mentre per chi ha redditi superiori, l'assegno scenderà progressivamente, fino a un minimo di 50 euro (25 per i figli maggiorenni) per Isee oltre 40mila euro o per chi non presenta la dichiarazione. 
L’assegno sarà corrisposto dall’Inps al richiedente o, a richiesta anche successiva, in pari misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale.
Gli altri tre requisiti sono che il richiedente "sia soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia; sia residente e domiciliato in Italia; sia o sia stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale".
Il dirigente sindacale Roberto Loschiavo, dopo un’attenta analisi informa che la manovra approvata non sarà equa per tutti.
Chi riceverà particolare vantaggio dalla misura, saranno i lavoratori autonomi, gli incapienti e i disoccupati, mentre non avranno alcun vantaggio tutti i lavoratori privati, quest’ ultimi a causa del reddito prodotto da lavoro dipendente e patrimoni mobiliari  (giacenze, saldo c.c., ecc..) che verranno  calcolati nella dichiarazione Isee.
ANCORA UNA VOLTA IL GOVERNO SI È DIMOSTRATO INEFFICACE A TUTELA DEI LAVORATORI DIPENDENTI CHE,  NONOSTANTE CONTINUERANNO MENSILMENTE A VERSARE IMPOSTE, SI VEDRANNO NEGARE ALCUNI BENEFICI.
Per ulteriori informazioni, Vi aspettiamo presso la nostra sede a Cassano delle Murge in Via Santo Stefano n.6/4, per elaborazione modello Isee, compilazione e trasmissione domanda assegno unico 2022.
Il Dirigente  Sindacale C.S.E.
Roberto Loschiavo

IL NUOVO ASSEGNO UNICO UNIVERSALE - LE PRIME NOVITA'

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Il nuovo assegno unico universale: le principali
previsioni in attesa del parere definitivo
Il 18 novembre 2021 è stato approvato, in Consiglio dei Ministri, il decreto attuativo sull’assegno universale di
cui alla legge 1° aprile 2021 n. 46 (art. 2). Il provvedimento dovrà transitare, in ogni caso, al vaglio delle
commissioni competenti di entrambe le Camere per il parere prima del via libera definitivo.
Si tratta di un beneficio economico attribuito, su base mensile, per il periodo compreso tra marzo di ciascun
anno e febbraio dell’anno successivo e sarà corrisposto sulla base della condizione economica dei nuclei
familiari (prendendo a riferimento l’indicatore della situazione economica equivalente – ISEE - di cui al decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159).
Ciò posto, dal 1° marzo 2022 - salvo eventuali modifiche che dovessero intervenire - sarà corrisposto alle
famiglie, direttamente dall’INPS, l’assegno unico e universale per i figli a carico che andrà a sostituire
interamente le seguenti misure:
detrazioni Irpef sui figli a carico;
assegni al nucleo per figli minori;
assegni per le famiglie numerose;
bonus bebè;
premio alla nascita;
fondo natalità per le garanzie sui prestiti.
I beneficiari potranno percepire l’assegno per ogni figlio minore a carico e per i nuovi nati, a decorrere dal
settimo mese di gravidanza, ma anche per ciascun figlio con disabilità a carico senza limiti di età e per ciascun
figlio maggiorenne a carico fino al compimento del 21 anno di età, a patto che ricorra una delle seguenti
condizioni:
-frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
-svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore ad un
determinato importo annuale (art. 2 lett. b) legge del 01/04/2021 n. 46);
-sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
-svolga il servizio civile universale. L'assegno sarà pienamente compatibile con la fruizione del reddito di cittadinanza, di cui all'articolo 1 del
decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, e sarà
corrisposto congiuntamente ad esso con le modalità di erogazione del reddito di cittadinanza.
Nella determinazione dell'ammontare complessivo si terrà eventualmente conto della quota del beneficio
economico del reddito di cittadinanza attribuibile ai componenti di minore età presenti nel nucleo familiare, sulla
base di parametri della scala di equivalenza di cui all'articolo 2, comma 4, del decreto-legge n. 4 del 2019.
Per quanto attiene l’ammontare delle somme, che verranno corrisposte ai nuclei familiari, sarà presumibilmente
previsto che:
“per ciascun figlio minorenne è previsto un importo pari a 175 euro mensili. Tale importo spetterà in
misura piena per un Isee pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di Isee superiori, esso si ridurrà
gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 50 euro in corrispondenza di un Isee pari a 40.000
euro. Per livelli di Isee superiori a 40.000 euro l’importo rimarrà costante. Inoltre, per ciascun figlio
successivo al secondo sarà prevista una maggiorazione dell’importo pari a 85 euro mensili. Tale importo
spetterà in misura piena per un Isee pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di Isee superiori, esso si
ridurrà gradualmente (secondo gli importi indicati nella tabella 1) fino a raggiungere un valore pari a 15
euro in corrispondenza di un Isee pari a 40.000 euro. Per livelli di Isee superiori a 40.000 euro l’importo
rimarrà costante”;
“per ciascun figlio con disabilità minorenne è prevista una maggiorazione, sulla base della
condizione di disabilità come definita ai fini ISEE, degli importi individuati ai sensi dei commi 1 e 3 pari a
105 euro mensili in caso di non autosufficienza, a 95 euro mensili in caso di disabilità grave e a 85 euro
mensili in caso di disabilità media”;
“per ciascun figlio con disabilità maggiorenne fino al compimento del ventunesimo anno di età è
prevista una maggiorazione dell’importo individuato ai sensi del comma 2 pari a 50 euro mensili”;
“per ciascun figlio con disabilità a carico di età pari o superiore a 21 anni è previsto un assegno
dell’importo pari a 85 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a
15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente secondo gli importi indicati nella
tabella 1 fino a raggiungere un valore pari a 25 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro.
Per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro l’importo rimane costante”;
“per le madri di età inferiore a 21 anni è prevista una maggiorazione degli importi individuati ai sensi
dei commi 1 e 3 pari a 20 euro mensili per ciascun figlio;
“nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, è prevista una maggiorazione
per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o
inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente secondo gli importi
indicati nella tabella 1 fino ad annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro. Per livelli di
ISEE superiori a 40.000 euro la maggiorazione non spetta”;
“a decorrere dall’anno 2022 è riconosciuta una maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con
quattro o più figli, pari a 100 euro mensili per nucleo”.
La domanda per l’assegno unico 2022 potrà essere presentata all’INPS dal 1° gennaio 2022 in modalità
telematica (quindi anche autonomamente con il proprio SPID) oppure presso gli istituti di Patronato. Avrà
validità annuale e per ciascun anno sarà riferito al periodo compreso tra il mese di marzo dell’anno di
presentazione della domanda e quello di febbraio dell’anno successivo.

SOTTOSCRITTA L’IPOTESI DI NUOVO ACCORDO QUADRO IN MATERIA DI COSTITUZIONE DELLE RSU PER IL PUBBLICO IMPIEGO E PER LA DEFINIZIONE DEL REGOLAMENTO ELETTORALE

IL TESTO DELL'ACCORDO QUADRO SUL RINNOVO DELLE RSU

SOTTOSCRITTA L’IPOTESI DI NUOVO ACCORDO QUADRO IN
MATERIA DI COSTITUZIONE DELLE RSU PER IL PUBBLICO IMPIEGO
E PER LA DEFINIZIONE DEL REGOLAMENTO ELETTORALE
Definito nel corso della riunione tenutasi ieri tra Aran e Confederazioni rappresentative del lavoro
pubblico, il nuovo Accordo Collettivo Quadro in materia di costituzione delle RSU e per la
definizione del regolamento elettorale.
Un testo che aggiorna alcune disposizioni rispetto all’ACQ precedente, con particolare riferimento
all’elettorato attivo e passivo, alle modalità di funzionamento delle RSU, alle modalità di
presentazione delle liste, alla piena esigibilità di fronte alle Commissioni elettorali dei dispositivi
del Comitato dei garanti in caso di controversie.
Da segnalare la possibilità, ora prevista, della presentazione delle liste mediante l’utilizzo della
posta elettronica certificata e della firma digitale del presentatore, in alternativa alla
presentazione fisica presso gli Uffici. Una nuova opportunità, frutto di una nostra specifica
richiesta poi condivisa dall’Aran, nonostante le numerose e inaccettabili resistenze di altre
Confederazioni sindacali.
Condizione questa ancora più necessaria in una fase in cui l’emergenza sanitaria purtroppo non è
finita, che permetterà di evitare le strozzature e le difficoltà che fatalmente potrebbero crearsi in
una tornata elettorale che interesserà decine di migliaia di posti di lavoro.
Ora per la partenza formale delle procedure bisognerà concordare a breve presso l’Aran il
Protocollo il calendario elettorale (a meno di ritardi e/o imprevisti le elezioni si terranno entro il 15
aprile 2022).
Alleghiamo il testo dell’Ipotesi di Accordo Collettivo Quadro che diventerà esecutivo al momento
della sottoscrizione definitiva dopo il previsto iter degli organi di controllo.
Il Coordinamento Generale

A partire dal 15 novembre 2021 i cittadini italiani potranno scaricare i certificati anagrafici online in maniera autonoma e gratuita,

A partire dal 15 novembre 2021 i cittadini italiani potranno scaricare i certificati anagrafici online in maniera autonoma e gratuita, per proprio conto o per un componente della propria famiglia, senza bisogno di recarsi allo sportello.
 
Potranno essere scaricati, anche in forma contestuale, i seguenti certificati:
 
● Anagrafico di nascita
● Anagrafico di matrimonio
● di Cittadinanza
● di Esistenza in vita
● di Residenza
● di Residenza AIRE
● di Stato civile
● di Stato di famiglia
● di Stato di famiglia e di stato civile
● di Residenza in convivenza
● di Stato di famiglia AIRE
● di Stato di famiglia con rapporti di parentela
● di Stato Libero
● Anagrafico di Unione Civile
● di Contratto di Convivenza
 
Per accedere al portale
 
 
è necessaria la propria identità digitale (Spid, Carta d’Identità Elettronica, Cns) e se la richiesta è per un familiare verrà mostrato l’elenco dei componenti della famiglia per cui è possibile richiedere un certificato. 
 
Il servizio, inoltre, consente la visione dell’anteprima del documento per verificare la correttezza dei dati e di poterlo scaricare in formato pdf o riceverlo via mail.
 
Il progetto Anpr è un progetto del ministero dell’Interno la cui realizzazione è affidata a Sogei, partner tecnologico dell’amministrazione economico-finanziaria, che ha curato anche lo sviluppo del nuovo portale. Il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri è titolare del coordinamento tecnico-operativo dell’iniziativa.
 
L’innovazione dell’Anagrafe Nazionale ANPR è un sistema integrato, efficace e con alti standard di sicurezza, che consente ai Comuni di interagire con le altre amministrazioni pubbliche. 
 
Permette ai dati di dialogare, evitando duplicazioni di documenti, garantendo maggiore certezza del dato anagrafico e tutelando i dati personali dei cittadini.
 
Ad oggi, ANPR raccoglie i dati del 98% della popolazione italiana con 7794 comuni già subentrati e i restanti in via di subentro.
 
L’Anagrafe nazionale, che include l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE) pari a 5 milioni di persone, coinvolge oltre 57 milioni di residenti in Italia e sarà ultimata nel corso del 2021.
 
Sul portale
 
 
è possibile monitorare l’avanzamento del processo di adesione da parte dei Comuni italiani.
 
https://www.interno.gov.it/it/notizie/anpr-certificati-anagrafici-online-e-gratuiti-i-cittadini?fbclid=IwAR04hDXpfgkIP-1dS8nX_pTylCHv8spDwZ6hvubBarpkt3hPxf9-bq7KUbs 7

QUOTA 100: DOMANDE ANCHE DOPO IL 31 DICEMBRE 2021

QUOTA 100: DOMANDE ANCHE DOPO IL 31 DICEMBRE 2021

Sono arrivate al nostro Dipartimento Consulenza legale numerose richieste di delucidazioni circa la possibilità di
presentare un’istanza per andare in pensione con la cosiddetta Quota 100 dopo il 2021.
Come noto l'articolo 14 del dl n. 4/2019 convertito con legge n. 26/2019 ha introdotto dal 2019, in
via sperimentale e limitatamente al triennio 2019/2021, la facoltà di andare in pensione al
raggiungimento di una età anagrafica di 62 anni unitamente a 38 anni di contribuzione. La
sperimentazione si rivolge a tutti i lavoratori, dipendenti e autonomi assicurati all'INPS, che entro il
31 dicembre 2021 raggiungano i predetti requisiti.
Ebbene, il comma 1 di questo articolo dispone espressamente che il diritto acquisito entro il 31
dicembre 2021 può essere esercitato anche successivamente alla predetta data (cd. principio della
cristallizzazione del diritto a pensione).
Ciò significa che il lavoratore che abbia raggiunto i requisiti anagrafici e contributivi entro il 31
dicembre 2021, può scegliere di andare in pensione anche in un momento successivo senza
perdere questa possibilità.