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𝗣𝗶𝘂̀ 𝘀𝗺𝗮𝗿𝘁 𝘄𝗼𝗿𝗸𝗶𝗻𝗴 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝗿 𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗹𝗹'𝗲𝗺𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮. 𝗖𝗶𝗿𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗕𝗿𝘂𝗻𝗲𝘁𝘁𝗮-𝗢𝗿𝗹𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗿 "𝘀𝗲𝗻𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲" 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗼

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𝗣𝗶𝘂̀ 𝘀𝗺𝗮𝗿𝘁 𝘄𝗼𝗿𝗸𝗶𝗻𝗴 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝗿 𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗹𝗹'𝗲𝗺𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮. 𝗖𝗶𝗿𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗕𝗿𝘂𝗻𝗲𝘁𝘁𝗮-𝗢𝗿𝗹𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗿 "𝘀𝗲𝗻𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲" 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗼
 
𝙄𝙡 𝙙𝙤𝙘𝙪𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙞𝙚𝙣𝙚 𝙣𝙪𝙤𝙫𝙚 𝙣𝙤𝙧𝙢𝙚 𝙢𝙖 𝙘𝙝𝙞𝙚𝙙𝙚 𝙖 𝙢𝙖𝙣𝙖𝙜𝙚𝙧 𝙖𝙯𝙞𝙚𝙣𝙙𝙖𝙡𝙞 𝙚 𝙙𝙞𝙧𝙞𝙜𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙋𝙖 𝙙𝙞 𝙪𝙩𝙞𝙡𝙞𝙯𝙯𝙖𝙧𝙚 𝙖𝙡 𝙢𝙖𝙨𝙨𝙞𝙢𝙤 𝙡𝙖 𝙛𝙡𝙚𝙨𝙨𝙞𝙗𝙞𝙡𝙞𝙩𝙖̀ 𝙚 𝙜𝙡𝙞 𝙨𝙩𝙧𝙪𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙥𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙩𝙞 𝙙𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙡𝙚𝙜𝙞𝙨𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙖𝙩𝙩𝙪𝙖𝙡𝙚 𝙥𝙚𝙧 "𝙙𝙞𝙢𝙞𝙣𝙪𝙞𝙧𝙚 𝙡𝙚 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙞𝙗𝙞𝙡𝙞𝙩𝙖̀ 𝙙𝙞 𝙙𝙞𝙛𝙛𝙤𝙣𝙙𝙚𝙧𝙨𝙞 𝙙𝙚𝙡 𝙫𝙞𝙧𝙪𝙨"
 
Un interessante articolo di Rosaria Amato su La Repubblica riporta le posizioni della FLP sul ripristino del lavoro agile emergenziale e sugli ultimi provvedimenti del governo
 
“ROMA - Più lavoro agile negli uffici pubblici e nelle aziende private, per far fronte "all’acuirsi dei contagi manifestatosi a ridosso del periodo delle festività e ancora in fase ascendente". A chiedere alle amministrazioni pubbliche ed ai datori di lavoro privati di "utilizzare appieno tutti gli strumenti di flessibilità che le relative discipline di settore già consentono" è una circolare firmata dal ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta e da quello del Lavoro Andrea Orlando. Nessuna nuova norma in materia di lavoro agile, ma l'invito a "utilizzare ogni strumento utile a diminuire le possibilità di diffondersi del virus", incluso lo smart working, seguendo i protocolli e le linee guida già in vigore.
 
Una norma contestata negli ultimi giorni da una parte dei sindacati (tra i quali la Flp) che chiedevano un ritorno temporaneo allo smart working di emergenza.
 
Le indicazioni della circolare non soddisfano le sigle che chiedevano invece il superamento, in questa fase, del principio della prevalenza del lavoro in presenza: "La circolare per il lavoro pubblico prevede ostacoli immotivati al lavoro agile emergenziale - obietta Marco Carlomagno, segretario generale FLP - Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche - prevedendo contratti individuali e rotazione del personale, non tiene conto dell'esplosione della pandemia e della mancanza della fornitura dei dispositivi di protezione".
 
https://www.repubblica.it/economia/2022/01/05/news/smart_working-332793487/

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE 2022 TUTTE LE NOVITÀ

 
ASSEGNO UNICO UNIVERSALE 2022
TUTTE LE NOVITÀ
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto attuativo sull’assegno unico, già previsto dalla legge di Bilancio 2021.
L’assegno unico verrà erogato per i figli (dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni), a partire da inizio anno nuovo.
Ne possono fare richiesta sia i lavoratori dipendenti che quelli autonomi.
I lavoratori potranno inoltrare la domanda per l’assegno unico per i figli, dal 1º gennaio 2022, per un periodo che andrà da marzo a febbraio dell’anno successivo.
L'assegno unico, che non concorre alla formazione del reddito complessivo, è compatibile sia con eventuali altre misure in denaro a favore dei figli, sia con il Reddito di cittadinanza (viene decurtata dalla quota spettante teorica dell'assegno unico la quota per i figli già prevista dal reddito di cittadinanza)
L’assegno unico andrà a sostituire gli Assegni familiari, Detrazioni, (tranne quelle per il coniuge a carico), bonus bebè, premio nascita,assegno terzo figlio.
Le famiglie avranno due mesi di tempo nel 2022 (gennaio e febbraio) per ottenere l’Isee aggiornato in corso di validità su cui definire gli importi. 
l'assegno mensile arriva fino a 175 euro e scenderà a 85 per i figli maggiorenni tra i 18 e i 21 anni
L'importo pieno andrà a chi ha un Isee fino a 15 mila euro,mentre per chi ha redditi superiori, l'assegno scenderà progressivamente, fino a un minimo di 50 euro (25 per i figli maggiorenni) per Isee oltre 40mila euro o per chi non presenta la dichiarazione. 
L’assegno sarà corrisposto dall’Inps al richiedente o, a richiesta anche successiva, in pari misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale.
Gli altri tre requisiti sono che il richiedente "sia soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia; sia residente e domiciliato in Italia; sia o sia stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale".
Il dirigente sindacale Roberto Loschiavo, dopo un’attenta analisi informa che la manovra approvata non sarà equa per tutti.
Chi riceverà particolare vantaggio dalla misura, saranno i lavoratori autonomi, gli incapienti e i disoccupati, mentre non avranno alcun vantaggio tutti i lavoratori privati, quest’ ultimi a causa del reddito prodotto da lavoro dipendente e patrimoni mobiliari  (giacenze, saldo c.c., ecc..) che verranno  calcolati nella dichiarazione Isee.
ANCORA UNA VOLTA IL GOVERNO SI È DIMOSTRATO INEFFICACE A TUTELA DEI LAVORATORI DIPENDENTI CHE,  NONOSTANTE CONTINUERANNO MENSILMENTE A VERSARE IMPOSTE, SI VEDRANNO NEGARE ALCUNI BENEFICI.
Per ulteriori informazioni, Vi aspettiamo presso la nostra sede a Cassano delle Murge in Via Santo Stefano n.6/4, per elaborazione modello Isee, compilazione e trasmissione domanda assegno unico 2022.
Il Dirigente  Sindacale C.S.E.
Roberto Loschiavo

IL NUOVO ASSEGNO UNICO UNIVERSALE - LE PRIME NOVITA'

cse flpl nuovo
Il nuovo assegno unico universale: le principali
previsioni in attesa del parere definitivo
Il 18 novembre 2021 è stato approvato, in Consiglio dei Ministri, il decreto attuativo sull’assegno universale di
cui alla legge 1° aprile 2021 n. 46 (art. 2). Il provvedimento dovrà transitare, in ogni caso, al vaglio delle
commissioni competenti di entrambe le Camere per il parere prima del via libera definitivo.
Si tratta di un beneficio economico attribuito, su base mensile, per il periodo compreso tra marzo di ciascun
anno e febbraio dell’anno successivo e sarà corrisposto sulla base della condizione economica dei nuclei
familiari (prendendo a riferimento l’indicatore della situazione economica equivalente – ISEE - di cui al decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159).
Ciò posto, dal 1° marzo 2022 - salvo eventuali modifiche che dovessero intervenire - sarà corrisposto alle
famiglie, direttamente dall’INPS, l’assegno unico e universale per i figli a carico che andrà a sostituire
interamente le seguenti misure:
detrazioni Irpef sui figli a carico;
assegni al nucleo per figli minori;
assegni per le famiglie numerose;
bonus bebè;
premio alla nascita;
fondo natalità per le garanzie sui prestiti.
I beneficiari potranno percepire l’assegno per ogni figlio minore a carico e per i nuovi nati, a decorrere dal
settimo mese di gravidanza, ma anche per ciascun figlio con disabilità a carico senza limiti di età e per ciascun
figlio maggiorenne a carico fino al compimento del 21 anno di età, a patto che ricorra una delle seguenti
condizioni:
-frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
-svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore ad un
determinato importo annuale (art. 2 lett. b) legge del 01/04/2021 n. 46);
-sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
-svolga il servizio civile universale. L'assegno sarà pienamente compatibile con la fruizione del reddito di cittadinanza, di cui all'articolo 1 del
decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, e sarà
corrisposto congiuntamente ad esso con le modalità di erogazione del reddito di cittadinanza.
Nella determinazione dell'ammontare complessivo si terrà eventualmente conto della quota del beneficio
economico del reddito di cittadinanza attribuibile ai componenti di minore età presenti nel nucleo familiare, sulla
base di parametri della scala di equivalenza di cui all'articolo 2, comma 4, del decreto-legge n. 4 del 2019.
Per quanto attiene l’ammontare delle somme, che verranno corrisposte ai nuclei familiari, sarà presumibilmente
previsto che:
“per ciascun figlio minorenne è previsto un importo pari a 175 euro mensili. Tale importo spetterà in
misura piena per un Isee pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di Isee superiori, esso si ridurrà
gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 50 euro in corrispondenza di un Isee pari a 40.000
euro. Per livelli di Isee superiori a 40.000 euro l’importo rimarrà costante. Inoltre, per ciascun figlio
successivo al secondo sarà prevista una maggiorazione dell’importo pari a 85 euro mensili. Tale importo
spetterà in misura piena per un Isee pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di Isee superiori, esso si
ridurrà gradualmente (secondo gli importi indicati nella tabella 1) fino a raggiungere un valore pari a 15
euro in corrispondenza di un Isee pari a 40.000 euro. Per livelli di Isee superiori a 40.000 euro l’importo
rimarrà costante”;
“per ciascun figlio con disabilità minorenne è prevista una maggiorazione, sulla base della
condizione di disabilità come definita ai fini ISEE, degli importi individuati ai sensi dei commi 1 e 3 pari a
105 euro mensili in caso di non autosufficienza, a 95 euro mensili in caso di disabilità grave e a 85 euro
mensili in caso di disabilità media”;
“per ciascun figlio con disabilità maggiorenne fino al compimento del ventunesimo anno di età è
prevista una maggiorazione dell’importo individuato ai sensi del comma 2 pari a 50 euro mensili”;
“per ciascun figlio con disabilità a carico di età pari o superiore a 21 anni è previsto un assegno
dell’importo pari a 85 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a
15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente secondo gli importi indicati nella
tabella 1 fino a raggiungere un valore pari a 25 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro.
Per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro l’importo rimane costante”;
“per le madri di età inferiore a 21 anni è prevista una maggiorazione degli importi individuati ai sensi
dei commi 1 e 3 pari a 20 euro mensili per ciascun figlio;
“nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, è prevista una maggiorazione
per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o
inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente secondo gli importi
indicati nella tabella 1 fino ad annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro. Per livelli di
ISEE superiori a 40.000 euro la maggiorazione non spetta”;
“a decorrere dall’anno 2022 è riconosciuta una maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con
quattro o più figli, pari a 100 euro mensili per nucleo”.
La domanda per l’assegno unico 2022 potrà essere presentata all’INPS dal 1° gennaio 2022 in modalità
telematica (quindi anche autonomamente con il proprio SPID) oppure presso gli istituti di Patronato. Avrà
validità annuale e per ciascun anno sarà riferito al periodo compreso tra il mese di marzo dell’anno di
presentazione della domanda e quello di febbraio dell’anno successivo.

SOTTOSCRITTA L’IPOTESI DI NUOVO ACCORDO QUADRO IN MATERIA DI COSTITUZIONE DELLE RSU PER IL PUBBLICO IMPIEGO E PER LA DEFINIZIONE DEL REGOLAMENTO ELETTORALE

IL TESTO DELL'ACCORDO QUADRO SUL RINNOVO DELLE RSU

SOTTOSCRITTA L’IPOTESI DI NUOVO ACCORDO QUADRO IN
MATERIA DI COSTITUZIONE DELLE RSU PER IL PUBBLICO IMPIEGO
E PER LA DEFINIZIONE DEL REGOLAMENTO ELETTORALE
Definito nel corso della riunione tenutasi ieri tra Aran e Confederazioni rappresentative del lavoro
pubblico, il nuovo Accordo Collettivo Quadro in materia di costituzione delle RSU e per la
definizione del regolamento elettorale.
Un testo che aggiorna alcune disposizioni rispetto all’ACQ precedente, con particolare riferimento
all’elettorato attivo e passivo, alle modalità di funzionamento delle RSU, alle modalità di
presentazione delle liste, alla piena esigibilità di fronte alle Commissioni elettorali dei dispositivi
del Comitato dei garanti in caso di controversie.
Da segnalare la possibilità, ora prevista, della presentazione delle liste mediante l’utilizzo della
posta elettronica certificata e della firma digitale del presentatore, in alternativa alla
presentazione fisica presso gli Uffici. Una nuova opportunità, frutto di una nostra specifica
richiesta poi condivisa dall’Aran, nonostante le numerose e inaccettabili resistenze di altre
Confederazioni sindacali.
Condizione questa ancora più necessaria in una fase in cui l’emergenza sanitaria purtroppo non è
finita, che permetterà di evitare le strozzature e le difficoltà che fatalmente potrebbero crearsi in
una tornata elettorale che interesserà decine di migliaia di posti di lavoro.
Ora per la partenza formale delle procedure bisognerà concordare a breve presso l’Aran il
Protocollo il calendario elettorale (a meno di ritardi e/o imprevisti le elezioni si terranno entro il 15
aprile 2022).
Alleghiamo il testo dell’Ipotesi di Accordo Collettivo Quadro che diventerà esecutivo al momento
della sottoscrizione definitiva dopo il previsto iter degli organi di controllo.
Il Coordinamento Generale