E’ possibile attribuire un incarico di posizione organizzativa ad un dipendente inquadrato in categoria C, pur in presenza di personale inquadrato in categoria D? Riscatto LAUREA
E’ possibile attribuire un incarico di posizione organizzativa ad un dipendente inquadrato in categoria C,
pur in presenza di personale inquadrato in categoria D?
Ai sensi di quanto disposto dall’art. 17, commi 3 e 4 del CCNL del 21.05.2018, in deroga a quanto previsto
dall’art. 13, comma 2, dello stesso CCNL, nei comuni privi di posizioni dirigenziali, in cui, pure essendo in
servizio dipendenti inquadrati in categoria “D”, non sia possibile attribuire agli stessi un incarico ad interim di
posizione organizzativa per la carenza delle competenze professionali richieste, al fine di garantire la
continuità e la regolarità dei servizi istituzionali, è possibile, in via eccezionale e temporanea, conferire
l’incarico di posizione organizzativa anche a personale della categoria “C”, purché in possesso delle necessarie
capacità ed esperienze professionali. Questa facoltà può essere esercitata per una sola volta, salvo il caso in
cui una eventuale reiterazione sia giustificata dalla circostanza che siano già state avviate le procedure per
l’acquisizione di personale della categoria “D”.
Riscatto della laurea, quando conviene (e quando no): i conti per tutte le età Gli esempi: da 30 a 60 anni
Riscattare gratuitamente gli anni di studio all’università, seguendo l’esempio della Germania. È la proposta
rilanciata poche settimane fa dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, convinto che l’iniziativa «possa
incentivare i ragazzi a studiare, in un Paese in cui la percentuale di laureati è la più bassa in Unione Europea
dopo la Romania (il 20% tra i 25 e i 64 anni nel 2021, contro una media Ue del 33,4%, ndr)».
Un intervento che necessiterebbe però di risorse importanti, stimate dall’Inps in circa 4 miliardi di euro. E,
oltre a incentivare i giovani a studiare, il riscatto servirebbe anche ad «anticipare l’età pensionabile,
compensando l’ingresso differito nel mercato del lavoro a causa dei periodi di studio», ha puntualizzato
Tridico in occasione del Festival del Lavoro che si è tenuto a Bologna a fine giugno.
A oggi, l’unica agevolazione di cui si può godere è il riscatto della laurea in forma agevolata (il cosiddetto
riscatto light), a un costo per ogni anno di università di 5.360,19 euro, deducibile al 100% ai fini fiscali.
Inoltre, l’importo complessivo (su cinque anni, per esempio, si spendono 26.800,95 euro) può essere
rateizzato fino a 120 rate (10 anni) senza interessi. Un investimento che, in base alla propria anzianità
lavorativa, e quindi agli anni di contributi versati, potrebbe essere utile ad anticipare il pensionamento o a
rimpolpare la rendita. Anche se ci sono casi limite in cui il riscatto non risulta conveniente ai fini del ritiro
anticipato dalla vita lavorativa.